Come essere vero

Come essere vero
In un mondo finto
Viziati in modo marcio
Dalla grande ricchezza
Che si riversa sui poveri
Per lo sfruttamento
In cerca di profitto
Da qualsiasi disastro
E da ogni penuria
Conflitti e guerre
Ovunque sia
Girarti attorno
Sfonda la cima
E anche il fondo
Spiana ogni recinto
Attorno all'anima
Scivola fuori
Nella libertà
Meglio davvero
Invece prima
Solo una carota
Non raggiungibile
Che penzola vicino
Da tenere all'interno
Del recinto del corral
Sotto il firmamento
Infinitamente blu
Un cuore d'amore.

“Holy sham” – una breve escursione sonora lontana

Misolidio su Sol/G, speziato – multipla fujara e chitarra a 8 corde – 4:25 – come loop su una scheda separata

Come essere vero? – Sempre qui!

“Non devi avere paura, ... non vogliamo scacciarti. Vogliamo aiutarti.”
Momo annuì in silenzio, ma non era ancora del tutto convinta.
“Dici di chiamarti Momo, vero?”
“Sì.”
“È un bel nome, ma non l'ho mai sentito prima. Chi ti ha dato questo nome?”
“Io”, disse Momo.
“Ti sei chiamata così?”
“Sì.”
“Quando sei nata, allora?”
Momo ci pensò su e alla fine disse: “Per quanto mi ricordo, sono sempre stata qui.”

– Momo, la strana storia dei ladri di tempo e del bambino che restituì il tempo rubato alla gente, Micheal Ende, p. 11

Come risolvere di essere vero – il vecchio appena riparato

Come essere vero
Sculture di vite passate e presenti di Uli Sacchet e dei suoi due figli, più una in ebano dal Gabon