Misurare per coscienza
E trovare amici spirituali
Ciò che è veramente reale
Andare oltre le superfici
Nella profondità di realtà
Una all'altra così diverse
Condividendo l'essenza
Il momento presente
Elusivo fulcro comune
Il silenzio e il suono
Tutta la luce e l'amore
Tocca cuori che si aprono
E addolcisce quelli chiusi
Decelera le percezioni
Discioglie tutti i film
Nella testa e nella mente
Sperimenta senza parole
Il silenzio a tutto volume
Alzato molto e così lieve
Apporta consapevolezza
Per inspirare ed espirare
E il momento intermedio
Non solo per l'accettazione
Ma per abbracciare l'amore
Gratitudine traboccante
Mentre Dio si realizza
E tutti ne fanno parte
Consapevole del divino
E dello spirito dell'anima.
“Consciousness” – l'unico stato che vale la pena considerare
Che cos'è la coscienza, per misurarla?
La coscienza, nella sua forma più semplice, è la conoscenza dell'esistenza interna ed esterna. Tuttavia, la sua natura ha portato a millenni di analisi, spiegazioni e dibattiti da parte di filosofi, teologi e tutta la scienza. Le opinioni divergono su cosa esattamente debba essere studiato o addirittura considerato coscienza. In alcune spiegazioni è sinonimo di mente, altre volte è un aspetto della mente. In passato, era la “vita interiore”, il mondo dell'introspezione, del pensiero privato, dell'immaginazione e della volizione. Oggi, spesso include qualsiasi tipo di cognizione, esperienza, sentimento o percezione. Può essere la consapevolezza, la consapevolezza della consapevolezza o l'autoconsapevolezza, in continuo mutamento o meno. La gamma eterogenea di ricerche, nozioni e speculazioni suscita la curiosità di chiedersi se ci si stia ponendo le domande giuste.
Esempi della gamma di descrizioni, definizioni o spiegazioni sono: la distinzione ordinata tra sé e l'ambiente, la semplice veglia, il senso di sé o dell'anima esplorato “guardandosi dentro”; essere un “flusso” metaforico di contenuti, o essere uno stato mentale, un evento mentale o un processo mentale del cervello.
... in latino ... la frase conscius sibi ... si traduce letteralmente come “conoscere con se stesso”, o in altre parole “condividere con se stesso la conoscenza di qualcosa”. Questa frase ha il senso figurato di “sapere che si sa”, che è qualcosa di simile alla parola inglese moderna “conscious”.
– Da Wikipedia in inglese su consapevolezza